Deceuninck-QuickStep, Lefevere: “Tra 2-3 anni Alaphilippe può fare classifica nei Grandi Giri”
Julian Alaphilippe è pronto a diventare l’uomo simbolo della Deceuninck-Quick Step. Dopo gli addii di Niki Terpstra e Fernando Gaviria, passati rispettivamente alla Direct Energie e alla UAE Team Emirates, il 26enne transalpino ha continuato a scalare posizioni in seno a una squadra della quale è stato il secondo plurivittorioso di stagione alle spalle di un inarrivabile Elia Viviani. Vincitore di due tappe e della Maglia a Pois al Tour de France, della Freccia Vallone e della Classica di San Sebastian, il corridore francese vivrà un 2019 sulla falsariga delle ultime stagioni, concentrandosi sugli appuntamenti di un giorno a lui più congeniali – a partire da quelli nelle Ardenne – senza disdegnare qualche raid nelle corse a tappe, puntando magari a curare la classifica in quelle brevi.
Sull’argomento si è espresso anche il general manager del team belga, Patrick Lefevere: “Mi aspetto che resti lo stesso corridore che è stato finora, senza snaturarsi. Si concentrerà in primis sulla Milano-Sanremo, sulla Liegi-Bastogne-Liegi e su Il Lombardia, tre Monumento nelle quali può far bene”. Per pensare ai GT, insomma, c’è tempo: “Non credo possa farlo a breve. Julian è un tipo nervoso e non penso che adesso sia pronto per gestire lo stress dato da una corsa di tre settimane. Se ci pensasse adesso potrebbe vincere qualche tappa, ma non riuscirebbe ad arrivare troppo in alto. Per adesso deve pensare a fare ciò che gli riesce meglio – ha concluso – ma se continua così, in due o tre anni, quando ne avrà 30, con l’esperienza accumulata potrebbe ottenere ottimi risultati anche in un Grande Giro”.
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